Nel museo è presente un piccolo impianto ad uso didattico per la fabbricazione della carta con una serie di attrezzature perfettamente funzionanti che permettono di effettuare alcuni esperimenti pratici e ottenere fogli di carta filigranata.
Maceratore della cellulosa, spappolatore (olandesina) per la trasformazione in poltiglia, forma fogli, asciugatori, feltri, strizzatoio, pressa per tenere i fogli in piano: è tutto quanto serve per ottenere un foglio di carta con le proprie mani.
Particolare interessante, sulla parete di fondo, la grande persiana in legno con alette regolabili proveniente da una vecchia cartiera di Toscolano Maderno e databile intorno al 1850. Serviva per creare una perfetta aerazione nel locale ove veniva stivata la carta ad asciugare.
Secondo tradizione, la tecnica di fabbricazione della carta fu ideata in Cina nel 105 d.C. e non fece grandi progressi per molti secoli finché gli Arabi se ne impadronirono e la trasferirono in Italia nel XII secolo, durante l’occupazione della Sicilia.
La fabbricazione della carta conobbe una fortuna straordinaria nei secoli XIV e XV, quando le manifatture si moltiplicarono nei pressi dei corsi d’acqua, elemento indispensabile alla sua fabbricazione ma anche energia gratuita per far muovere i mulini per la macerazione degli stracci.
Più leggera e maneggevole della pergamena, la carta contribuì grandemente alla diffusione del libro in volgare e giocò un ruolo decisivo nella scoperta della stampa a caratteri mobili.