Come appendice della sala arte, sono presenti nel museo alcune macchine che sfruttano il principio rilievografico, procedimento grafico molto elegante e raffinato, circoscritto quasi esclusivamente alle stampe di carta da lettera e buste molto fini, di biglietti da visita, cartoncini per inviti e partecipazioni.
Matrice è una piastrina d’acciaio incisa che viene inchiostrata con un pennello e ripulita in modo che l’inchiostro rimanga solo negli intagli. La carta, compressa fra la matrice e una contro matrice, preleva l’inchiostro dai cavi in corrispondenza dell’incisione. Gli inchiostri devono essere densi e brillanti per dare pregio allo stampato.
Per la stampa vengono impiegati piccoli bilancieri a mano ma anche macchine perfezionate e semi-automatiche come il modello brevettato Johnston, visibile nel museo, apparso sul principio del secolo XX in Inghilterra per la stampa di incisioni calcografiche ottenute meccanicamente su lastre d’acciaio e di rame. Questa macchina fu adottata anche in Russia, Svezia e Norvegia per la stampa di banconote. Costruita appositamente per ottenere stampati in rilievo, vanta un ingegnoso meccanismo che permette la stampa, l’inchiostrazione e la pulitura della placca incisa in un ciclo automatico continuo.