Torchio Columbian
Inventato dall'americano George Clymer e prodotto a Londra a partire dal 1817. Questo esemplare è l'unico presente in Italia.
Stampatrice da tavolo tipo "Boston"
Modello costruito dall'Officina "Fabbrica Milano" Anno: 1880
Torchio calcografico in legno
Anno di fabbricazione 1750 ca. Utilizzato dalla Casa Editrice Ricordi, Milano
 
 
 
 
 
 
Venerdì 4 ottobre a Milano alle ore 10.30, nello Spazio Eventi del grattacielo Pirelli di
Regione Lombardia, in via Fabio Filzi 22, si inaugura la mostra “COME SI FANNO I
SOLDI, la produzione di cartamoneta tra tecnologia e tradizione”, percorso espositivo
che intende far conoscere al pubblico la storia e le tecniche di produzione delle carteva-
lori: dal bozzetto alle prove stampa, dalle matrici alla stampa di banconote e documenti.
Potrà essere visitata gratuitamente dal 4 al 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, con orario
continuato dalle 9.00 alle 18.00
Curata da Luigi Lanfossi, vicepresidente del Museo della stampa e stampa d’arte a
Lodi Andrea Schiavi, l’esposizione è la promessa che il Museo di Lodi, con la collabora-
zione della Tipoteca Italiana Fondazione, dell’Archivio storico di Poste Italiane, della
Fondazione Fedrigoni Fabriano, dell’Associazione Italiana Cartamoneta e con il
supporto di LUXORO e KBA NotaSys, ha voluto mantenere.
La mostra, partendo da una tavoletta sumera del 3200 a. c., passa alle prime bancono-
te cinesi e, attraverso le prime cartemonete italiane del Regno d’Italia, arriva ai nuovi
euro dei giorni nostri. Nella sezione dedicata ai francobolli, espone il primo francobollo
al mondo, il “Penny Black”, i francobolli italiani prima dell’Unità d’Italia e i primi
francobolli della Repubblica Italiana.
Esplora in particolare i materiali, gli aspetti grafici e gli elementi tecnici delle bancono-
te, degli assegni e dei francobolli, tutti supporti cartacei “che oi, in molti casi, sono sul
punto di essere soppiantati in favore di nuovi strumenti e tecnologie”. Uno sguardo
particolare è dedicato agli artisti con l’esposizione di loro preziosi bozzetti originali di
banconote, francobolli e titoli azionari.
Curiosa è l’esposizione dei tagli da mille lire che illustrano la storia di questa mitica
banconota: tutti ricordano il motivo della canzone “Mille lire al mese” (1939), quasi
racconto di un immaginario nazionale legato ai soldi.
Il rovescio della medaglia è il mondo della falsificazione, che il cinema ha immortalato
nel film divenuto l’icona dei tentativi fraudolenti: La banda degli onesti (1956), con Totò
e Peppino De Filippo. Involontario protagonista della pellicola è il celebre biglietto da
10.000 lire in esposizione, apparso per la prima volta nel 1948. Però la più grande
operazione di contraazione di banconote di tutta la storia, fu quella che nel 1942 Hitler
adò al maiore delle S.S. Bernhard Kruger, milioni di sterline inglesi furono realizza-
te all’interno di un campo di concentramento. Entrambe le banconote, vera e falsa, sono
ammirabili in mostra.
Il giorno dell’inaugurazione e ogni martedì, utilizzando antichi torchi e
attrezzature del Museo di Lodi, verranno eettuate dimostrazioni di
stampa calcografica e tipografica, stesse tecniche con cui si stampavano in
origine banconote e francobolli.