Torchio Columbian
Inventato dall'americano George Clymer e prodotto a Londra a partire dal 1817. Questo esemplare รจ l'unico presente in Italia.
Stampatrice da tavolo tipo "Boston"
Modello costruito dall'Officina "Fabbrica Milano" Anno: 1880
Torchio calcografico in legno
Anno di fabbricazione 1750 ca. Utilizzato dalla Casa Editrice Ricordi, Milano

Come interessante novità per l’anno scolastico 2023-2024, il Museo propone dimostrazioni di incisione e stampa calcografica con la tecnica dell'acquaforte.

Cotugno

Il noto artista lodigiano Teodoro Cotugno realizzerà, in tutte le fasi dell'esecuzione, una sua opera creativa originale, dalla preparazione della lastra di metallo, all'ideazione del soggetto (scelto secondo la circostanza e illustrato dall'artista), all'incisione con la tecnica indiretta dell'acquaforte, alla stampa con torchio calcografico su foglio di carta Rosaspina di dimensioni 24x17.

Tutti i partecipanti alla dimostrazione, assistiti dal tipografo Filippo Cinquanta, comporranno con caratteri mobili il proprio nome (o quello della scuola) e lo stamperanno preventivamente sul foglio su cui, successivamente, verrà impressa l'opera realizzata dall'artista.

Trascorso il tempo d'attesa necessario per la tiratura, tutti riceveranno (a scuola/successivamente) un esemplare dell'opera.

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N.B. Gli incontri devono essere obbligatoriamente concordati tra insegnante, artista e tipografo

Tempi: mezza giornata, mattina o pomeriggio

Costo: € 12 a partecipante (dimostrazione, stampa e visita guidata del Museo)

 

 

Approfondimento

La stampa d'arte calcografica

(da calcografia o incisione su metallo, dal gr. chalkos "rame" e graphein "scrivere, incidere")

La stampa si ottiene da matrici di rame (anche di zinco e di acciaio) nelle quali vengono inchiostrate soltanto le parti incise (in cavo), mentre quelle non incise/ in piano resteranno bianche.

L'artista può incidere il metallo direttamente con la propria mano (metodo diretto: bulino, puntasecca maniera nera o mezzatinta) , oppure l'incisione è ottenuta con un mordente chimico corrosivo (metodo indiretto:acquaforte, acquatinta, vernicemolle o ceramolle, maniera a lapis).

Acquaforte

La matrice di metallo (inizialmente l'acciaio, poi il rame, supporto di maggior uso, l'ottone e lo zinco) viene ricoperta da una vernice di preparazione di cera, bitume, mastice o resina resistente agli acidi.

L'incisore traccia, con una punta, il disegno che asporta la vernice lasciando il segno sul metallo sottostante.

Ultimata l'incisione, la matrice, protetta sui margini e sul rovescio, viene immersa in una soluzione di solfato di rame (in latino aqua fortis) e sottoposta a morsura. L'acido intacca il metallo in corrispondenza del disegno, cioè a contatto con le parti del metallo scoperto dallo stilo o punta, creando le incisioni, mentre le parti protette dalla vernice rimangono intatte.

La durata d'immersione nell'acido è proporzionale alla profondità dei solchi che si vuole ottenere.

Si parla di morsura piana se effettuata una sola volta; di morsura per copertura quando le immersioni sono ripetute con variazioni di tempi, per ottenere effetti più scuri (dette anche morsure multiple inventate da Federico Barocci).

Liberata la matrice dalla vernice con diluente, la stessa è pronta per l'inchiostratura e quindi per la stampa.

La stampa, per ogni singola copia, si realizza inchiostrando la lastra e ripulendola a mano per lasciare l'inchiostro solo nelle incisioni. La matrice è ora premuta fortemente sotto un torchio a rulli, a contatto con carta "da incisione" opportunamente inumidita. Per la forte pressione del torchio, i bordi della lastra lasciano una "battuta", ovvero un tratto ribassato rispetto alla superficie della carta, caratteristica delle stampe d'arte calcografiche.

Il torchio calcografico è una struttura che sostiene due rulli, uno dei quali, nei torchi tradizionali, viene mosso da una ruota a stella, mentre l'altro serve a dare la pressione. Tra i due, è inserita una lastra piana, trascinata dalla rotazione del rullo, sulla quale è appoggiata la lastra incisa inchiostrata, la carta inumidita, e del feltro per meglio distribuire la pressione.